Differenze fra i vari tipi di testamento in Italia
Sei un cittadino straniero e sei interessato ai vari tipi di testamento in Italia? Vuoi saperne di più su come funziona la scrittura del testamento in Italia ma non sai quali tipi di testamento preveda la normativa italiana? Niente panico! Sei nel posto giusto! Attraverso la lettura di quest’articolo riuscirai a comprendere la particolarità di ciascun tipo di testamento e le varie differenze.
Innanzitutto cosa si intende per testamento in Italia?
Il testamento in Italia è disciplinato dall’art. 587 c.c., che afferma: “Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse”.
Dunque, da questa disposizione legislativa evinciamo che, in Italia, il testamento rappresenta un atto legale in base al quale un individuo, conosciuto come testatore, regola la destinazione dei propri averi e dei beni al momento della propria morte.
Questo strumento legale consente al testatore di indicare chiaramente chi dovrà ricevere i suoi beni e in che misura, oltre a poter esprimere eventuali specifiche volontà riguardo alla gestione dei propri averi in seguito alla propria morte.
In aggiunta alla gestione dei beni, il testamento può includere istruzioni su questioni personali come la designazione di un tutore per figli minori, disposizioni sulla sepoltura o altri desideri specifici del testatore. È da notare che, in presenza di eredi legittimi, il testatore non ha piena libertà sulla disposizione dei suoi beni poiché una parte di essi è riservata per legge agli eredi necessari. Tuttavia, tramite il testamento, è possibile personalizzare la distribuzione della porzione disponibile dei beni in conformità alle proprie volontà.
Il testamento in Italia è un atto revocabile
Il testamento si configura come un atto revocabile poiché, in virtù della cosiddetta libertà testamentaria, il testatore possiede il diritto di modificare le proprie disposizioni testamentarie fino all’ultimo momento della sua vita.
La successione legittima in Italia
In assenza di un testamento, i destinatari dell’eredità e la quota di eredità loro spettante sono determinati direttamente dalla legge, secondo quella che è conosciuta, ai sensi dell’articolo 565 del codice civile, come “successione legittima”. Questo articolo stabilisce che:
“Nella successione legittima l’eredità si devolve al coniuge, ai discendenti, agli ascendenti, ai collaterali, agli altri parenti e allo Stato, nell’ordine e secondo le regole stabilite nel presente titolo.”
Quanti tipi di testamento ci sono in Italia?
È importante notare che, nonostante ci siano diverse forme di redazione del testamento, tutte sono ugualmente efficaci in base al principio generale di equipollenza delle forme testamentarie.
Adesso, esamineremo le forme ordinarie di testamento in Italia disciplinate alla sezione I del Capo IV del Libro II del codice civile, in particolare gli articoli 602, 603 e 604.
Il codice civile identifica tre diversi procedimenti corrispondenti a tre varianti del testamento:
- Olografo
- Pubblico
- Segreto
Tutte queste modalità testamentarie, sebbene differenziate, mirano a garantire la spontaneità delle dichiarazioni e la loro autenticità rispetto al testatore.
Il testamento olografo in Italia
Si tratta dell’atto redatto privatamente (scrittura privata) che è interamente scritto, datato e firmato personalmente dall’autore, in modo da garantire inequivocabilmente che il documento provenga dal testatore.
La stesura può avvenire con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto adeguato alla ricezione.
Il requisito dell’autografia nel testamento olografo in Italia
Per quanto riguarda l’esigenza dell’autografia, questa viene soddisfatta solo se il documento è scritto interamente dalla mano del suo autore, utilizzando la sua consueta calligrafia, senza l’intervento di terzi.
La Cassazione, con l’ordinanza n. 5505 del 6 marzo 2017, si è espressa sul tema asserendo che: “In presenza di aiuto e di guida della mano del testatore da parte di una terza persona, per la redazione di un testamento olografo, tale intervento del terzo, di per sé, esclude il requisito dell’autografia di tale testamento, indispensabile per la validità del testamento olografo, a nulla rilevando l’eventuale corrispondenza del contenuto della scheda alla volontà del testatore”.
Questa affermazione si allinea pienamente con lo spirito legislativo che ispira le norme sul formalismo, il cui obiettivo è garantire che l’atto derivi direttamente dalla mano del suo autore, considerata la forma più autentica di espressione della volontà.
Il requisito della competenza alfabetica nel testamento olografo in Italia
Un requisito implicito per l’utilizzo valido di questa forma testamentaria è la competenza alfabetica, intesa come capacità di scrivere. Di conseguenza, il testamento olografo non è valido per coloro che non sanno leggere o scrivere e che hanno copiato il testo da un’altra fonte senza comprenderne il significato, poiché ciò comporterebbe una mancanza di volontà.
Al contrario, se il soggetto è in grado di scrivere e comprendere il significato delle parole, può legittimamente redigere un testamento olografo anche sotto dettatura o copiando un testo preparato da un’altra persona, a condizione che sia consapevole del contenuto del documento.
La sottoscrizione nel testamento olografo in Italia
Perché la scheda sia ritenuta validamente firmata, è necessario che la firma sia collocata alla fine delle disposizioni, salvo nel caso in cui lo spazio sulla scheda non sia sufficiente, consentendo così una firma marginale.
Al contrario, una firma inserita nel corpo delle disposizioni invalida solo quelle scritte successivamente, a meno che le disposizioni precedenti non abbiano una piena autonomia. Ciò sottolinea l’importanza della chiarezza e della precisione della volontà testamentaria, mentre indica l’origine del documento e l’accettazione del suo contenuto da parte del testatore.
La particolarità del testamento olografo in Italia
Il testamento olografo, diversamente dalle altre forme tradizionali, offre il chiaro vantaggio di poter essere redatto in qualsiasi momento su qualsiasi supporto, mantenendo un alto livello di riservatezza.
Tuttavia, proprio questa segretezza può rappresentare un limite significativo del testamento olografo. Dopo la morte del testatore, potrebbe essere difficile rintracciare il documento se non è stato comunicato a nessuno o se è stato nascosto in modo sicuro. Inoltre, una volta che il testamento olografo viene trovato, potrebbe sorgere il problema che gli eredi legittimi, che hanno un interesse diretto nella successione, possano non essere a conoscenza del suo contenuto o potrebbero non essere d’accordo con le disposizioni in esso contenute. In tal caso, gli eredi potrebbero essere tentati di non divulgare il testamento o persino di distruggerlo per favorire la successione legittima prevista dalla legge.
Questo scenario mette in evidenza un dilemma importante: da un lato, il testamento olografo offre al testatore una maggiore autonomia e privacy nella pianificazione della successione, ma dall’altro lato, può creare incertezza e controversie dopo la sua morte, specialmente se non è stato reso pubblico o se non è stato redatto in conformità con le disposizioni legali specifiche. Pertanto, è essenziale che chi redige un testamento olografo sia consapevole dei suoi vantaggi e dei suoi limiti, e che prenda le necessarie precauzioni per garantire che il documento sia rintracciabile e reso valido secondo le leggi vigenti.
Il testamento pubblico in Italia
Il testamento pubblico rappresenta un’importante forma di disposizione testamentaria che offre diversi vantaggi e caratteristiche distintive. Una delle sue principali qualità è la sua accessibilità universale, poiché è un atto ufficiale redatto da un notaio, il quale svolge un ruolo fondamentale nel garantire che le disposizioni testamentarie siano conformi alla legge e agli interessi del testatore. Questo formalismo rigoroso rende il testamento pubblico facilmente comprensibile e legalmente valido per tutte le persone coinvolte, indipendentemente da eventuali problemi di disabilità come cecità, sordomutismo o analfabetismo.
Il notaio e i testimoni nel testamento pubblico in Italia
Inoltre, il coinvolgimento del notaio e dei testimoni durante la redazione del testamento pubblico contribuisce a garantire un maggiore livello di trasparenza e affidabilità. La presenza di testimoni può fornire ulteriore conferma della volontà del testatore e proteggere il documento da eventuali contestazioni future.
Differenze e punti in comune con il testamento olografo
Tuttavia, la segretezza del testamento pubblico è relativamente limitata rispetto al testamento olografo, poiché durante la stipula del documento sia il notaio che i testimoni sono presenti. Questo potrebbe essere considerato un punto debole per coloro che preferiscono mantenere le loro disposizioni testamentarie riservate e confidenziali.
Nonostante ciò, sia il testamento olografo che quello pubblico condividono un meccanismo simile di registrazione della volontà del testatore, poiché entrambi sono redatti con l’assistenza di un notaio che garantisce l’autenticità e la provenienza delle dichiarazioni.
In ultima analisi, la scelta tra il testamento olografo e quello pubblico dipenderà dalle preferenze personali del testatore, dalle sue esigenze specifiche e dalle circostanze individuali.
Il testamento segreto in Italia
Se il testatore desidera mantenere la riservatezza della propria disposizione testamentaria e proteggersi da eventuali abusi da parte dei futuri eredi, può optare per il testamento segreto.
Secondo alcuni studiosi, questa forma testamentaria si compone di due elementi distinti: la scheda, considerata una scrittura privata sulla quale il notaio che riceve il verbale non ha il potere di verificare il contenuto, e l’atto di ricevimento, di natura pubblicistica.
Tuttavia, la giurisprudenza di legittimità offre un’interpretazione diversa, considerando il testamento segreto come un atto unico e complesso.
Per quanto riguarda le formalità, è importante distinguere quelle relative alla scheda da quelle riferite all’atto di ricevimento.
Secondo l’articolo 604 del codice civile, la scheda può essere redatta sia dal testatore che da un terzo, a mano o con mezzi meccanici, e deve essere sottoscritta dal testatore stesso, sia in calce se autografa, sia in ogni mezzo foglio se scritta anche in parte con mezzi meccanici o da altri.
Successivamente, per garantire la segretezza, la scheda deve essere sigillata formalmente, sia dal testatore che dal notaio al momento della consegna. In presenza del notaio e dei testimoni, il testatore dichiara che nel plico sigillato è contenuto il proprio testamento.
A questo punto, il notaio scrive l’atto di ricevimento sulla stessa carta su cui è scritto il testamento o su un ulteriore supporto all’interno del quale è stata inserita la scheda, debitamente sigillata dal notaio.
Nonostante i vantaggi della segretezza e della sicurezza offerti da questa tipologia di testamento, la procedura è complessa e poco utilizzata nella prassi. Spesso, gli stessi obiettivi di riservatezza possono essere raggiunti depositando un testamento olografo presso un notaio o una persona di fiducia.
Altre forme di testamento in Italia
Il testamento speciale: rappresenta una forma testamentaria adottata in circostanze particolari e eccezionali, che possono includere situazioni come calamità pubbliche o malattie contagiose. In questi contesti, le normali modalità di redazione del testamento possono risultare impraticabili o inadeguate, quindi il legislatore prevede una procedura alternativa per consentire al testatore di formalizzare le proprie volontà in modo valido e legale.
Questa forma testamentaria richiede che le dichiarazioni di volontà del testatore siano affidate a un pubblico ufficiale, come un notaio, un giudice di pace o un sindaco. Questo serve a garantire che il testamento sia redatto in conformità alle leggi e che sia legalmente vincolante.
Il testamento internazionale: regolato non dal codice civile ma dalla legge numero 387 del 29 novembre 1990, che ha recepito la Convenzione di Washington, rappresenta una forma testamentaria definita come il “fratello minore” del testamento segreto: richiede meno formalità ma sostanzialmente si avvicina al testamento segreto. Tuttavia, anche il testamento internazionale è raramente utilizzato nella pratica.
Conclusioni
Dopo questo approfondimento sui vari tipi di testamento in Italia, speriamo che le tue idee siano più chiare! Tutto risulta comprensibile grazie all’aiuto di un esperto in materia.
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