La cittadinanza italiana per matrimonio vs discendenza

La cittadinanza italiana per matrimonio vs discendenza: quali differenze?

Sei straniero e hai bisogno di ottenere la cittadinanza italiana, ma non sai quale procedura scegliere? Sei nel posto giusto. In questo articolo ti spiegheremo le differenze tra due modalità di ottenimento: la cittadinanza italiana per matrimonio e quella per discendenza.

Ti ricordiamo che puoi consultare, sul nostro blog, questo articolo per approfondire la materia.

 Solitamente, la domanda di cittadinanza per discendenza viene processata in maniera più rapida rispetto alla domanda di cittadinanza per matrimonio, ma i tratti distintivi sono molti altri. Per chiarire questi dubbi, in ogni paragrafo, a seconda della domanda, metteremo a confronto le due modalità.

Quali soggetti possono richiedere la cittadinanza in Italia?

Cittadinanza per matrimonio

Se sei coniugato con un cittadino italiano ed entrambi avete la residenza in Italia, puoi acquisire la cittadinanza italiana per matrimonio, una volta che siano trascorsi 2 anni dalla data del matrimonio o dell’unione civile (infatti non vi sono differenze per le coppie dello stesso sesso). È necessario che il matrimonio sia trascritto in Italia.

(Consulta questo articolo per scoprire come richiedere un certificato di matrimonio in Italia).

Se, invece, la vostra residenza è stabilita all’estero, dovrete attendere 3 anni dopo la data del matrimonio o dell’unione civile.

Il numero di anni indicati si riduce fino alla metà in presenza di uno o più figli di età inferiore ai 18 anni.

Occorre fare attenzione, per i residenti all’estero, che il proprio coniuge italiano sia registrato presso l’AIRE (Registro degli italiani residenti all’estero) e che abbia registrato l’atto di matrimonio per il tramite del consolato italiano competente in base al luogo di residenza.

Precisiamo che, se il tuo matrimonio è stato celebrato prima del 27 aprile 1983, hai acquisito in maniera automatica la cittadinanza italiana (a condizione che non sia intervenuto il divorzio prima di questa stessa data). Un divorzio che, invece, sia intervenuto successivamente non ti farà perdere la cittadinanza, quindi, per la legge italiana, sarai ancora un cittadino italiano. Insomma, se il tuo caso rientra in questa fattispecie, avrai a disposizione un processo assai semplificato.

Cittadinanza per discendenza (o “iure sanguinis”)

Per regola generale, se hai un antenato nato in Italia (mai naturalizzato all’estero o naturalizzato dopo la nascita di un figlio) e se nessuno dei tuoi ascendenti in linea retta ha mai rinunciato formalmente al proprio diritto di cittadinanza, puoi richiedere la cittadinanza italiana per discendenza. La disciplina è contenuta nella legge numero 91 del 1992 (articolo 1).

Attenzione. Se sei un discendente di madre italiana, nato prima del 1° gennaio 1948, puoi ottenere la cittadinanza italiana solo attraverso il sistema giudiziario italiano. Consulta questo articolo per saperne di più.

Nessun problema, da questo punto di vista, se sei nato dopo il 1° gennaio 1948.

Dove presentare le domande?

Cittadinanza per matrimonio

Vi sono due fasi distinte per presentare la domanda di cittadinanza per matrimonio.

In una prima fase dovrai ottenere e caricare tutti i documenti necessari (che tratteremo nel prossimo paragrafo) sul portale online del Ministero dell’Interno italiano.

In una seconda fase, in relazione alla tua residenza, se risiedi all’estero riceverai la chiamata del consolato italiano competente (quello in cui il tuo coniuge nativo è registrato presso l’AIRE) che ti inviterà a presentare le copie verificate e originali di ogni documento.

Se risiedi in Italia, sarà sufficiente presentare tutti i documenti presso la Prefettura locale.

Cittadinanza per discendenza

Per presentare la domanda di cittadinanza italiana per discendenza, dovrai recarti presso un consolato o direttamente in un Comune italiano. (Il processo sarà più rapido nel caso in cui il Comune sia quello di provenienza dei tuoi antenati diretti).

Quali sono i documenti richiesti?

Cittadinanza per matrimonio

Per la richiesta della cittadinanza per matrimonio hai bisogno, innanzitutto di un certificato di conoscenza della lingua italiana e di dimostrare la mancanza di precedenti penali passati.

Per quanto riguarda la lingua, i richiedenti la cittadinanza per discendenza non hanno bisogno di parlarla. Invece, gli stranieri che richiedono la cittadinanza italiana per matrimonio devono parlare un certo livello di italiano prima di poter procedere.

Secondo quanto stabilito nel Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, bisogna superare un test linguistico di livello B1 (livello minimo). Gli Enti che oggi esistono per ottenere la certificazione sono 4 ed appartengono al sistema di certificazione unificato noto come Certificazione di Lingua di Qualità Italiana (CLIQ): Università per stranieri di Siena, Università per stranieri di Perugia, Università di Roma Tre e Società Dante Alighieri.

Per quanto riguarda il casellario giudiziale, hai bisogno di fornire la prova riguardo il non aver commesso alcun atto criminale durante la tua vita adulta.

Inoltre, devi ottenere una copia certificata del tuo certificato di matrimonio (registrato presso il Comune italiano dove il tuo coniuge è registrato presso l’AIRE).

Per ultimo, avrai bisogno di una copia ufficiale del tuo certificato di nascita (previamente legalizzato e tradotto in italiano). Questo processo di legalizzazione o apostilla dipenderà dal tuo paese di origine in cui il certificato di nascita è stato rilasciato per la prima volta.

Cittadinanza per discendenza

Per richiedere la cittadinanza per discendenza devi fornire al consolato o al Comune italiano (se decidi di presentare la domanda in Italia) una serie di documenti (copie certificate di alcuni atti della tua famiglia). I principali documenti sono:

  • certificati di nascita dell’avo italiano emigrato all’estero (rilasciato dal Comune italiano di nascita) e di tutti i discendenti in linea retta
  • certificato di morte dell’antenato italiano (molto importante quando l’avo si è sposato in Italia, e quindi solo l’atto di morte può attestare la sua presenza nel Paese straniero)
  • certificati di matrimonio dell’avo italiano emigrato all’estero e dei suoi discendenti in linea retta
  • atti di naturalizzazione che dimostrano di avere un antenato italiano (oppure puoi provare con altro documento che il tuo antenato non si è mai naturalizzato)
  • copie autentiche di sentenze o atti di separazione o divorzio che ti riguardano (se applicabili)

Prima della consegna dei documenti, dovrai provvedere alla legalizzazione degli stessi (ai sensi del D.P.R. numero 445 del 2000 o con le apostille se il tuo Stato di origine aderisce alla Convenzione dell’Aja del 1961) e alla traduzione in italiano.

Quali sono i tempi di elaborazione delle domande?

Cittadinanza per matrimonio

Il tempo massimo di elaborazione per una domanda di cittadinanza per matrimonio è più lungo rispetto a quello per discendenza: è stato fissato a 24 mesi, con possibile estensione fino a circa 36 mesi (ricordiamo, però, che, prima del 2018, si poteva incorrere in 48 mesi di attesa).

Cittadinanza per discendenza

Per legge, nel caso in cui si scelga la via amministrativa, il consolato italiano ha un limite di 730 giorni per processare la domanda e fornire una risposta, anche se solitamente la maggior parte dei consolati richiede meno di 730 giorni.

Se presenti la tua domanda presso un Comune italiano, puoi accorciare i tempi. Dovrai solamente stabilire la residenza al tuo arrivo in Italia, fornendo la prova di poter vivere legalmente nella proprietà (immobile) in cui soggiorni. Fatto questo, le autorità locali verificheranno la tua effettiva residenza nell’immobile entro 45 giorni dal momento della presentazione della tua domanda. Dopo questo momento, il Comune potrà elaborare la tua domanda di cittadinanza. Di solito, dovrai attendere solo pochi mesi; tutto dipende dal Comune di residenza scelto.

Conclusioni

Ci auguriamo che questo articolo ti abbia fatto comprendere alcune delle principali differenze tra l’ottenimento della cittadinanza italiana per matrimonio e quello per discendenza. Se vuoi saperne di più, puoi contattare un nostro avvocato specializzato in cittadinanza italiana che saprà consigliarti e seguirti al meglio.

Dott.ssa Elena Capodacqua

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