La diffida ad adempiere
Hai stipulato un contratto con un fornitore e questi non ti ha fornito la merce? Adesso non sai come fare? Niente panico, sei nel posto giusto!
Vuoi saperne di più sulla diffida ad adempiere? Con questa breve guida ti illustreremo i punti cardine della disciplina.
Cos’è la diffida ad adempiere?
La diffida ad adempiere è uno strumento legale molto importante nell’ambito dei contratti ed è disciplinata dall’art. 1454 del codice civile:
“alla parte inadempiente l’altra può intimare per iscritto di adempiere in un congruo termine, con dichiarazione che, trascorso inutilmente detto termine, il contratto si intenderà senz’altro risoluto. Il termine non può essere inferiore a quindici giorni, salvo diversa pattuizione delle parti o salvo che, per la natura del contratto o secondo gli usi, risulti congruo un termine minore. Decorso il termine senza che il contratto sia stato adempiuto, questo è risoluto di diritto“.
Quando c’è un inadempimento contrattuale, la diffida gioca un ruolo essenziale. Viene emessa quando l’inadempimento non è ancora definitivo, ovvero quando la parte destinataria ha ancora l’opportunità di adempiere agli obblighi contrattuali entro un termine fissato.
Quali sono le due funzioni della diffida ad adempiere?
La prima funzione della diffida è quella di preparare il terreno per una possibile risoluzione del contratto. Inviando la diffida, la parte lesa avverte ufficialmente l’altra parte che, se non adempirà agli obblighi contrattuali entro il termine indicato, potrebbe dar luogo alla risoluzione del contratto. Questo avviso formale fornisce alla controparte un’ultima opportunità di adempiere e evitare conseguenze più gravi.
La seconda funzione della diffida è quella di costituire formalmente il debitore in mora, come previsto dall’articolo 1219 del codice civile italiano. La mora è una condizione necessaria per poter avviare azioni legali successive per il recupero dei danni o per la risoluzione del contratto. In altre parole, la diffida serve a dimostrare che la parte inadempiente è stata avvisata ufficialmente del suo mancato adempimento e che è stata data l’opportunità di correggere tale comportamento.
Quando si procede con la diffida ad adempiere?
Le situazioni in cui si può fare ricorso a una diffida sono molteplici e variano a seconda del tipo di contratto e delle circostanze specifiche. Ad esempio si può pensare alla situazione in cui un fornitore non consegna la merce come concordato, o un professionista non adempie ai termini di un contratto di servizio.
È cruciale che una diffida ad adempiere venga redatta in modo inequivocabile e dettagliato, specificando chiaramente gli obblighi contrattuali violati e stabilendo un termine entro cui ci si attende il rispetto di tali obblighi. Questo garantisce la chiarezza e fornisce una base solida nel caso in cui sia necessario intraprendere azioni legali future.
In generale, la diffida ad adempiere rappresenta un mezzo legale efficace per difendere i propri interessi contrattuali e per tentare di risolvere eventuali controversie attraverso un dialogo costruttivo, prima di dover affrontare ricorsi legali più complessi e onerosi.
La lettera di diffida ad adempiere
Parliamo dell’importanza e della struttura di una lettera di diffida ad adempiere. Questo tipo di comunicazione è fondamentale quando una delle parti coinvolte in un contratto ritiene che l’altra non stia rispettando gli obblighi contrattuali.
Nella redazione di una lettera di diffida ad adempiere, è fondamentale prestare attenzione alla sua struttura. Di solito è divisa in tre parti:
- Introduzione e informazioni di base: Questa sezione include le generalità del mittente e del destinatario, nonché l’oggetto della lettera. È importante che le informazioni siano complete e corrette per garantire che la comunicazione sia indirizzata alla persona o all’azienda corrette.
- Motivazioni e contenuti: Qui si espone in dettaglio la ragione per cui si sta inviando la diffida. Si dovrebbero elencare chiaramente gli obblighi contrattuali non rispettati e le ragioni per cui il mittente ritiene che ciò costituisca una violazione del contratto. Questa sezione dovrebbe essere chiara, concisa e supportata da documentazione o prove, se disponibili.
- La diffida vera e propria: In questa parte, il mittente esprime chiaramente la richiesta di adempiere agli obblighi contrattuali entro un determinato termine. È importante specificare questo termine, che di solito non può essere inferiore a 15 giorni. Inoltre, si dovrebbe chiarire che, in caso di mancato adempimento entro il termine stabilito, si considererà il contratto risolto.
Una lettera di diffida ad adempiere deve essere redatta con attenzione, usando un linguaggio chiaro e formale. È consigliabile anche consultare un avvocato esperto per assicurarsi che la lettera sia corretta e legalmente vincolante.
Come si invia la lettera di diffida ad adempiere?
La lettera di diffida ad adempiere in Italia si invia tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o via PEC (posta elettronica certificata).
Cosa succede dopo aver inviato una lettera di diffida ad adempiere?
Parliamo dei due scenari che possono verificarsi in seguito all’invio di una diffida.
- Nel primo scenario, il debitore, ossia la parte che ha ricevuto la diffida, decide di adempiere ai propri obblighi entro il termine specificato nella lettera di diffida. Questo significa che il debitore si impegna a completare ciò che era richiesto nel contratto e che era stato precedentemente contestato o non eseguito in modo adeguato. In questo caso, il problema viene risolto senza la necessità di ulteriori azioni legali, e le parti possono continuare ad operare secondo i termini del contratto.
- Nel secondo scenario, la controparte, nonostante la diffida, non rispetta gli obblighi contrattuali nei termini stabiliti. Questo comporta una violazione del contratto da parte della controparte e dà al creditore il diritto di sciogliere il contratto. La risoluzione del contratto comporta che le parti non siano più vincolate dagli accordi precedentemente stabiliti e possano intraprendere azioni legali per cercare di ottenere il risarcimento dei danni subiti, a causa dell’inadempienza della controparte.
È necessario sottolineare la differenza fra la diffida ad adempiere e la messa in mora
Nonostante comunemente vengano considerati come complementari, dal punto di vista legale, la messa in mora del debitore e la diffida ad adempiere producono risultati simili ma presentano delle differenze significative.
Entrambe riguardano un inadempimento contrattuale, ma si distinguono per alcune peculiarità.
- La messa in mora è un atto con il quale una parte richiede all’altra di adempiere a un’obbligazione contrattuale entro un termine definito, quando si è verificato un ritardo nell’adempimento senza una giustificazione valida. Questo atto ha lo scopo di mettere ufficialmente in mora la controparte e di avvertirla che è tenuta ad adempiere all’obbligo entro il termine stabilito per evitare conseguenze legali. Ti suggeriamo la lettura di un nostro articolo sul tema.
- D’altra parte, la diffida ad adempiere è un atto attraverso il quale una parte esorta la controparte a rispettare gli obblighi contrattuali entro un certo periodo di tempo. Questo atto non è necessariamente legato a un ritardo nell’adempimento, ma può essere emesso anche preventivamente per evitare eventuali violazioni contrattuali. La diffida ad adempiere serve a evidenziare chiaramente gli obblighi contrattuali ed a fornire un termine entro il quale ci si aspetta che la controparte adempia.
In sostanza, mentre la messa in mora si concentra su un ritardo nell’adempimento già verificatosi, la diffida ad adempiere mira a prevenire violazioni contrattuali future o a sollecitare l’adempimento degli obblighi contrattuali entro un termine definito, indipendentemente dal fatto che ci sia stato un ritardo o meno. Entrambi gli atti sono strumenti legali utili per tutelare i diritti delle parti coinvolte nei contratti e per risolvere eventuali dispute in modo formale e giuridicamente rilevante.
Conclusioni
Se hai bisogno di presentare una lettera di diffida, di avere consulenza tecnica o spiegazioni ulteriori e dettagliate sul tuo caso ti offriamo, tramite i nostri canali di comunicazione, una consulenza legale da parte dei nostri avvocati specializzati in recupero crediti.